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La rinascita di Ufficio Zero: quattro chiacchiere con Julian Del Vecchio

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Quindi, se non ho capito male, mi stai dicendo che il vostro obiettivo è quello di ottimizzare una distribuzione per renderla immediatamente pronta, per liberi professionisti, imprese o enti statali, più che cercare di crearne una nuova da zero, giusto?

Esatto, anche se non escludiamo per il futuro anche questa possibilità. Due giorni fa abbiamo rilasciato la versione 2.0.1 della Roma a 32 bit che contiene già numerose migliorie, basata non più sulla versione 2.0 di Devuan ma sulla 3.0 appena rilasciata. Ci sarà inoltre un menù nascosto aggiuntivo, attivabile con la pressione del tasto centrale del mouse, che conterrà i link diretti ai nostri servizi di Ufficio Zero, che sono gratuiti, e ad altri servizi a pagamento per i professionisti con cui contiamo di finanziare, quantomeno all’inizio, il nostro progetto. Altre novità saranno Refracta, il nuovo installer, e la decisione di inserire Freecad e LeenO, estensione di LibreOffice, proprio per dare l’opportunità anche agli studi tecnici professionali di sfruttare al massimo le potenzialità di Ufficio Zero. Ci tengo anche a ricordare che a partire dalle versioni 2.0.1 che stanno uscendo in questi giorni sarà presente il nostro repository interno. Per adesso c’è pochissima roba collegata però pian piano cercheremo di  aggiungere sempre nuovi software con l'obiettivo di creare un sistema, ovviamente sempre basato su queste tre distribuzioni, ma evoluto verso i servizi e le migliorie che vogliamo apportare.

 logo Ufficio zero d2b0a

A proposito di Snapd, l’argomento che sta infiammando un po’ tutti i forum in questo periodo, cosa puoi dirmi?

Guarda, ancor prima della controversia, di cui per altro già si parlava da tempo in vari ambienti, abbiamo realizzato che: volendo customizzare una distribuzione mantenendo la dimensione delle ISO contenuta, i pacchetti presenti in questo canale erano eccessivamente pesanti e poco adatti ad una distribuzione orientata alla leggerezza e alla stabilità, quindi, per ora, abbiamo deciso di farne a meno.    

 

Ma non avete paura di rimanere tagliati fuori, nel caso in cui Snapd dovesse diventare di fatto uno standard, come auspicato da Canonical? 

Per adesso no, la base Mint è stata scelta più che altro per i nuovi utenti,  per cercare di fargli sentire di meno il salto tra un sistema operativo proprietario, quale può essere quello di Microsoft, a un sistema GNU/Linux. Te lo dico perchè abbiamo ricevuto molte richieste in questo senso. Noi eravamo partiti con versione 2.0 della Mantova, basata su PCLinuxOS, ma alcuni nuovi utenti ci dicevano:  “ragazzi, se il sistema è così, soprattutto per la gestione dei pacchetti, dateci una mano perchè è un po’ troppo complicato”. Per questo abbiamo deciso di aggiungere una seconda distribuzione, sempre a 64 bit, che fosse più lineare, più semplice da utilizzare e che riconoscesse subito stampanti e periferiche attive. In questo, a mio parere, Linux Mint la fa da padrona anche rispetto ad Ubuntu. Per cui diciamo che le basi, per adesso restano queste, poi, ovviamente, continueremo a seguire l’evoluzione di questa controversia tra Canonical e il Team di Linux MInt e vedremo come andrà a finire ma, per il momento, la nostra Vieste basata su Mint ci sembra la soluzione migliore per mettere a disposizione degli utenti una distribuzione quanto più possibile user-friendly.

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